IL SOLE FA MALE O BENE ALLA PELLE?
Integratori per favorire l'abbronzatura

Che cosa succede quando ci abbronziamo?
L'abbronzatura è il modo con cui il nostro corpo si difende dal sole. Quando siamo colpiti dal Sole, entra in gioco la melanina, un pigmento prodotto dal nostro organismo, che ha il compito di proteggerci dai raggi ultravioletti (Uv).
Il 5% dei raggi solari viene riflesso, mentre il resto penetra nei tessuti e la luce inizia a riflettersi sulle cellule. Parte dell'energia viene assorbita da queste ultime, mentre quella che rimane passa agli strati sottostanti dell'epidermide. Ed è qui che incontra i melanociti, cellule particolari che producono la melanina. La melanina è molto importante per la pelle: non soltanto le dà il colore, ma è in grado di assorbire i raggi Uv e quindi di scaricarne l'energia.
Esistono due tipi di melanina: quella scura (eumelanina) che caratterizza le persone brune, e quella rossa (feomelanina) presente in chi ha i capelli di quel colore. Mentre i biondi le possiedono tutte e due.
Più la melanina è scura, più è in grado di svolgere il suo compito: l'abbronzatura è proprio il risultato di questa operazione di difesa.
Quando ci si espone al sole, i melanociti producono nuovo pigmento nel giro di 2 o 3 giorni e la pelle si scurisce. L'effetto abbronzatura è subito visibile perché nell'epidermide c'è sempre una piccola scorta di melanina pronta ad intervenire subito.
Il sole è dannoso per la nostra salute?
DANNI
L’eccessiva esposizione ai raggi Uv costituisce un fattore di rischio per la nostra salute. Vediamo perchè
Favorisce per lo sviluppo dei tumori del rivestimento cutaneo (carcinomi baso e spinocellulari).
Altri effetti nocivi dell’esposizione solare sono l’invecchiamento precoce della pelle, con perdita progressiva dell’elasticità e dell’idratazione. Diversi studi sembrano inoltre suggerire che l’esposizione prolungata ai raggi Uv possa aumentare il rischio di infezioni virali, batteriche e fungine.
BENEFICI
Questa vitamina, infatti, è essenziale per la sintesi del tessuto osseo e i raggi solari stimolano l'organismo a sintetizzarla.
Il sole ha un potere terapeutico anche contro molte patologie della pelle.
Il sole ha, inoltre, un ruolo nella prevenzione di altre patologie, quali il tumore a prostata, seno, colon-retto e persino del diabete.
Sono in corso una serie di studi sul ruolo della vitamina D e del calcio nella prevenzione dai tumori cutanei. Questo minerale fortifica la parete cellulare, le membrane cellulari e, di conseguenza, l'intero tessuto cutaneo. L'azione difensiva dai tumori è spiegata dal fatto che la cute non è solo un involucro "passivo". Produce le citochine, sostanze fondamentali, che raggiungono i vari organi e attraverso le quali la pelle trasmette una serie di "ordini" a tutto l'organismo. È possibile che una corretta esposizione al sole possa inviare, proprio grazie alle citochine, il comando di mantenere sani tutti gli organi, dal pancreas, allo stomaco, ai visceri, alle ossa. Un'eccessiva o una scarsa esposizione, invece, potrebbe mandare in circolo citochine "errate", che potrebbero danneggiare quegli organi.
Cosa fare quindi?
Occorre dunque evitare assolutamente l'esposizione al sole? Non c'è bisogno. Facciamo un paragone con l’alimentazione: mangiare è necessario per sopravvivere, ma se tutti i giorni si fa indigestione compaiono danni anche irreparabili. Lo stesso avviene con l'esposizione al sole.
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